Land grabs, riassunto


Land grab, "arraffare la terra", é  un fenomeno che piu o meno é sempre esistito ma che sta ultimamente prendendo dimensioni considerevoli. Praticamente governi o multinazionali comprano o affittano ampie estensioni di terra coltivabile in paesi in via di sviluppo. Le terre sono cedute dai governi, anche se spesso sono utilizzate dalla popolazione locale, che senza documenti e senza diritti, ha ben poca speranza di far valere i suoi diritti.

Il fenomeno ha avuto ampia risonanza internazionale con un massimo di attenzione nel 2009 (per i media nostrani l'anno del land grab é il 2011), ma nonostante la diminuita attenzione, il fenomeno continua e le conseguenze si fanno sentire, e si faranno ancora sentire in futuro. Per avere un'idea, stiamo parlando di una superficie totale di 227 milioni di ettari di terra, equivalente alla superficie dell'Europa nord occidentale.

I paesi "acquirenti" sono soprattutto i paesi del golfo: Emirati, Giordania, Kuwait e Arabia Saudita e i paesi asiatici, in particolare India, Cina, Giappone, Malesia e Corea de Sud, ma ci sono anche società Americane, Europee e Brasiliane.
I paesi "venditori" sono soprattutto nell'Africa subsahariana: Etiopia, Madagascar, Sudan, Tanzania, Mali, Mozambico etc...
Le motovazioni sono in piu del 60% dei casi non legate alla produzione di cibo, ma di biocarburanti. Ci sono poi culture industriali come olio di palma e cotone, e infine cibo.

Le opportunità sono chiaramente legato all'utilizzo piu efficiente da un punto di vista tecnico e economico della risorsa terra dei paesi poveri. Producendo materie piu ricercate e con tecniche piu efficienti dell'agricoltura di sussistenza spesso presente, tutti ne guadagnano da un punto di vista MACRO e i paesi africani si ritrovano con un'industria agricola potenziata.

I problemi, che rendono questo fenomeno cosi controverso sono legati soprattutto agli abitanti dei paesi africani in questione. Infatti: i contadini che prima abitavano le terre in questione vengono sfrattati andando a ingrossare le masse nelle periferie delle città. L'espropriazione é poi fatta su terre che le popolazioni hanno sempre abitato, me di cui spesso non hanno un riconoscimento ufficiale, e gli ufficiali governativi che si occupano del caso, possono molto facilmente essere in situazioni di corruttibilità.

E per finire, una serie di link per approfondire:

Due report sul problema, uno di una ONG e uno di un'agenzia della FAO
ONG che si occupano del problema

Dal New York Times, che si occupa soprattutto della relazione tra land grab, biocarburanti e speculazione sui prezzi delle derrate alimentari
Un'interessante articolo tradatto in italiano da presseurop, dove si dipinge un fenomeno simile ma piu nostrano: agricoltori europei che prendono terre in Romania

Il Guardian, che si occupa anche del problema in Cina, dove le terre vengono prese per far posto a speculazioni edilizie, lubrificatissime.

Der Spiegel non se ne fa scappare una e ci regala questa bella mappa. Si occupa anche del fenomeno in Russia, dove gli attori sono soprattutto società occidentali


Gli articoli dell'Economist si concentrano sull'Africa. particolarmente interessante é il primo, dove gli svantaggi vengono considerati di gran lunga superiori ai vantaggi. E stiamo parlando dell'Economist...

Repubblica e Corriere della Sera, 4 fotografie e attenzione sul pericolo giallo, ma il secondo articolo é degno degli altri delle altre testate internazionali. Almeno c'é qualcuno che ci salva.

Giusto per non trascurare l'ovvio...


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