Che l'italia avesse una grande storia marinara si sapeva, Genova, Venezia, Cristoforo Colombo, fanno parte del pappone che ci viene fatto digerire fin dalle elementari. Il pappone prosegue con Vasco de Gama che arriva in India, Colombo che scopre l'America e Magellano che circumnaviga il globo. Dopodiche il Mediterraneo diventa un laghetto di provincia e noi ci addormentiamo. Mi sono recentemente imbattuto in un paio di storie che hanno destato la mia attenzione: navigatori Genovesi che avevavo cominciato a navigare nell'Atlantico gia dal '200. I risultati non furon o entusiasmanti all'inizio, anche a causa forse dell'uso di navi mediterranee per la navigazione atlantica, dove venti e onde sono ben piu forti e della lancanza di mappe e di alcune tecniche di navigazione non ancora perfezionate. Riporto qui sotto le storie di questi navigatori, non per spirito nazionalistico, ma perché ne ero veramente stupito all'inizio.
I fratelli Vivaldi
Nel 1291 due fratelli genovesi, Guido e Uolino Vivaldi, comandano una spedizione che da Genova si prefigge di raggiungere l'India. La spedizione fu finanziata da Teodosio Doria, ma di certo si sa solo che parti senza mai arrivare e pare che il Dorio invio una ambasceria a Mogadiscio per verificarese fossero arrivati. Pare che i due avessero toccato le Canarie, ma dato che pare fossero naufragati e non ci sono notizie del loro ritorno ma solo della partenza, é abbastanza improbabile che siano riusciti a mettere al corrente qualcuno della loro scoperta. Altre Fonti li danno prigionieri dei pirati, o portati attraverso il senegal al Nilo e di qui a Aksum, ma qui si va piu nella leggenda. Se si pensa poi che la tecnologia navale al tempo non era necessariamente sviluppata per la navigazione atlantica, l'impresa risulta ancor piu temeraria. Sono del resto i tempoi della battaglia della Meloria, tra Genova e Pisa, rappresentata nell'immagine in alto... Speriamo le navi siano rappresentate come gusci per licenza artistica
Quello che mi ha fatto riflettere é che in un periodo in cui la Divina Commedia non era stata ancora scritta, gia si gettavano le basi per il commercio trans-continentale e i genovesi sapevano dell'esistenza di Mogadiscio. A quel tempo si aveva una visione del mondo molto piu dettagliata di quanto immaginiamo comunemente. Noi comuni mortali, perché poi magari per uno storico é pane quotidiano.Aggiungo infine che secondo questo vetusto testo dell''ottocento [link], miracolo di google books, i viaggi dei Vivaldi furono due: uno nel 1281 con Ugolino e Guido, e uno nel 1291 con Teodosio Doria, ma queste potrebbero essere confusioni dello stesso evento da fonti diverse.
Quello che mi ha fatto riflettere é che in un periodo in cui la Divina Commedia non era stata ancora scritta, gia si gettavano le basi per il commercio trans-continentale e i genovesi sapevano dell'esistenza di Mogadiscio. A quel tempo si aveva una visione del mondo molto piu dettagliata di quanto immaginiamo comunemente. Noi comuni mortali, perché poi magari per uno storico é pane quotidiano.Aggiungo infine che secondo questo vetusto testo dell''ottocento [link], miracolo di google books, i viaggi dei Vivaldi furono due: uno nel 1281 con Ugolino e Guido, e uno nel 1291 con Teodosio Doria, ma queste potrebbero essere confusioni dello stesso evento da fonti diverse.
La scoperta delle Canarie
In una data imprecisa tra il 1325 e il 1336 un altro genovese, Lancelotto Maloncello, naufraga nelle isole Canarie, vi resta per una ventina d'anni e viene cacciato da una sommossa della popolazione locale. Praticamente il Maloncello aveva costruito un forte e aveva probabilmente provato a assoggettare la popolazione locale, i Guanci. Il suo forte fu utilizzato quasi cento anni dopo al tempo della conquista europea delle Canarie e il suo nome é ancora usato per indicare una delle isole: Lanzarote.
Non poco tempo dopo, nel 1341 il fiorentino Angelino Corbizzi e il genovese Nicoloso da Recco raggiungono di nuovo le Canarie per conto del re del Portogallo Alfonso IV. Questa spedizione é documentata (de descritta nientepopodimeno che da Giovanni Boccaccio, link) e faceva parte del disegno del re del portogallo di rivendicare il possesso delle isole rispetto alla Castiglia. Sappiamo che gli ando male. Comunque questo significa che a metà del '300 le Canarie erano gia conosciute e si avviavano a essere colonizzate. Nel 1402 tal Jean de Bethencourt, un francese di Normandia al soldo del re di Castiglia comincio la conquita di tutto l'arcipelago. Segui la colonizzazione, la scomparsa della cultura e popolazione locale, lo schiavismo etc etc etc...
La scoperta di Capo Verde
Cento anni dopo altri due italiani per conto del re del Portogallo Enrico il Navigatore esplorano la costa occidentale dell'Africa in due viaggi successivi nel 1455 e nel 1456. Sono il veneziano Alvise Cadamosto e il genovese Antoniotto Usodimare. Dopo aver toccato le Canarie si spingono verso sud fino al fiume Senegal, al Gambia. In questo viaggio registrano la presenza di mercani Portoghesi fino al Senegal, e loro stessi fanno commercio di schiavi con i capi locali. L'esplorazione del primo viaggio si ferma al fiume Gambia, dove furono accerchiati da canoe di locali ostili. Pare che i nativi credessero che i bianchi fossero dei caannibali venuti a comprare degli schiavi neri per mangiarli, gli sciocchi selvaggi non immainavano volessero solo farli lavorare fino alla morte, ma forse questo gli andava bene. Nel secondo viagio i due scoprono l'arcipelago di Capo Verde.
A questi va poi aggiunto un altro genovese Antonio da Noli, che forse é identificabile con Antoniotto Usodimare, visto che anche lui scopri l'arcipelago di Capo Verde ma nel 1460 e con il portoghese Diego Gomez. Qui [Link] una spiegazione sul perché invece A. da Noli e A Usodimare siano due persone differenti e perché il primo sia il vero scopritore di Capo Verde.
Per approfondimenti
Per approfondimenti
- I fratelli Vivaldi su Wikipedia e la Treccani.
- Lancelotto Maloncello sulla Treccani e su Wikipedia.
- Angiolino Corbizzi sulla Treccani
- Niccoloso da recco sulla Treccani
- Alvise Cadamosto sulla Treccani e Wikipedia
- Antoniotto Usodimare sulla Treccani e Wikipedia
- Antonio da Noli su Wikipedia e sulla Treccani
- Per entrare nello spirito della Genova medioevale [Link]
1 comment:
http://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-rombulo_(Dizionario-Biografico)
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